MODELLO 

EVOLUTIVO 

DEI BISOGNI

 

Cosa vuol dire B.E.M.

 

B.E.M. è il rovesciamento delle iniziali Modello Evolutivo dei Bisogni. Le abbiamo rovesciate perché ci piace il suono onomatopeico “BEM”, come ad intendere la botta che ti arriva dalla scoperta dei tuoi bisogni. Il rovesciare ci porta subito ad afferrare che per arrivare a scoprire e leggere i bisogni è necessario fare una forte inversione di mind-set.

 

In inglese B.E.M. indica Behavior, Environment, Motivation.

Ciò esprime il concetto sistemico che il bisogno non è solo dentro il singolo individuo ma è connesso con un preciso Ambiente. Se si modifica l’ambiente si assiste ad una possibile modifica del comportamento espresso. I bisogni sono il motore ed il motivo che spinge ogni comportamento umano.

La Scala dei Bisogni Universali

 

A differenza di modelli astratti e teorici non validate scientificamente intorno ai bisogni, il B.E.M. non parte da una teoria, ma è partito dall’osservazione dei comportamenti, prima di bambini e poi di adulti. Solo poi ha cercato di tradurre i comportamenti osservati in bisogni. Il B.E.M. è un modello evidence based e nasce dallo studio sistematico e continuativo dei comportamenti di persone reali.

Ad oggi abbiamo campionato 80 bisogni universali, che derivano da 8 bisogni, 5 chiave e 3 trasversali. La ricerca è permanente ed in continuo aggiornamento.

“Fino al 2010 parlavamo dei bisogni in modo teorico, astratto e generico, ora abbiamo dato a ciascuno di loro un nome ed un cognome, parliamo con un nuovo vocabolario che ci apre ad una nuova conoscenza dell’umanità”.

Missioni B.E.M.

Guidano il nostro lavoro quotidiano:

 

🍀 Diffondere la conoscenza sui bisogni: per aiutare le persone a ritrovare il loro “centro” e la loro serenità; attiviamo progetti in grado di colmare questo gap culturale e pedagogico in particolare alzando l’attenzione sulle qualità umane che favoriscono la crescita sana dei minori.

🍀 Contrastare ogni forma di ostacolo all’ascolto dei bisogni: lavoriamo per contrastare ogni forma di violenza, incuria, manipolazione o qualunque altra deprivazione dell’essere umano che determina bisogni feriti

🍀 Spezzare i meccanismi disfunzionali: ci impegniamo con resilienza e creatività per ridurre o eliminare tutto ciò sia di ostacolo all’interno dei processi organizzativi e relazionali

🍀 Convalidare strumenti e metodi di alta qualità relazionale: grazie a centinaia di esperti del settore che collaborano ogni giorno con noi, sperimentiamo sul campo, mettiamo alla prova e validiamo solo gli strumenti e i processi che riescono a ri-armonizzare i bisogni delle persone

🍀 Promuovere un dialogo aperto: il nostro focus crede nella potenza del dialogo, aiuta le persone a mantenere alta l’attenzione reciproca per considerare i bisogni di tutti, grandi e piccini

Valori B.E.M.

I valori sono ciò da cui sono caratterizzati i nostri servizi:

Scienza ed Empatia: la nostra dedizione all’utilizzo della scienza e dell’empatia è fondamentale per comprendere i bisogni umani; l’utilizzo di una metodologia evidence based è il tassello fondativo dell’intero modello

Comprensione e Consapevolezza: promuoviamo spazi, percorsi, strumenti per migliorare la connessione con se stessi ed evolvere

Autenticità e Polifonia: integriamo gli approcci umanistici, la conoscenza sistemica, e quanto la scienza in continuo aggiornamento avvalora

Curiosità e Dialogo: sosteniamo l’intero processo di ascolto, ogni professionista può portare il proprio contributo sul proprio territorio, chiedere spazi di ascolto riservato o co-costruire progetti con il nostro team.

Crescita Personale e Professionale: riteniamo che il professionista non abbia bisogno solo di tecniche e conoscenze ma sia necessario un lavoro su di sé per utilizzare al meglio gli strumenti in suo possesso.

Community & Connessioni Significative: la nostra promessa di creare una comunità di professionisti B.E.M.  è un elemento centrale per affrontare le complesse sfide del Terzo Millennio insieme. Come una grande tribù, conoscerai persone orientate dalle stesse attenzioni, sarà più facile costruire progetti e continuare ad avere accesso a risorse esclusive per la crescita collettiva

Benefici dei percorsi B.E.M.

Questi sono i benefici concreti che misuriamo con le persone che frequentano i nostri percorsi:

✅ trasformazione nelle skills di osservazione

miglioramento delle Competenze Relazionali ed Emotive

acquisizione di workbook o tool kit già pronti e validati sul campo

miglioramento nella propria capacità di ascolto di sé alla base per non confondere bisogni propri con quelli altrui

 saper vedere oltre il comportamento

saper cogliere la relazione fra risposte e ricadute sui bisogni

saper infondere fiducia

saper gestire sfide e difficoltà

✅ la gratitudine del condividere uno spazio collettivo per il miglioramento continuo

Certificazione Internazionale IPHM

 

Il B.E.M. è riconosciuto come percorso di Eccellenza, in tutte le Academy otterrai un certificato di competenza internazionale.

IDEATORE: IVANO MARCO OROFINO

Profilo e principali esperienze

Conosce la sua “chiamata lavorativa” durante il servizio civile, dove scopre la passione per il lavoro diretto con le persone e intraprende un percorso completamente inaspettato fino ad allora. Avvia la sua attività professionale nel 1997, ancora studente universitario, presso la sede distaccata di Bosisio Parini (LC) con il percorso per “Educatori Professionali” (oggi titolo parificato in Educazione Professionale socio sanitario L/SNT2).

Svolge i primi 10 anni della sua attività professionale con gli adolescenti a rischio di disagio sociale. In questi anni sperimenta piccole ricerche sul mondo delle emozioni, inizia a lavorare anche con i genitori e gli insegnanti delle scuole del territorio Monzese. Scopre le sue grandi passioni in più settori della pedagogia e della letteratura sistemica. La prima lo porterà ad approfondire con sete inesauribile “la pedagogia dell’avventura” di Massa, tutti i filoni della pedagogia attiva (italiani e stranieri), le tecniche della comunicazione non violenta (di cui si forma fino al secondo livello di acquisizione) e gli approcci Rogersiani (di cui svolgerà tutti i livelli del percorso Italiano). La seconda lo porterà a formarsi sul counselling sistemico costruzionista della scuola Milanese. Questi percorsi lo aiutano a vedere la complessità dei fenomeni ad uscire dalla visione lineare e di causa-effetto. Terminato il triennio, continua ad approfondire tali conoscenze nutrendosi dai vari pensatori della sistemica, seguendo corsi intensivi e seminari residenziali sull’approccio Eriksoniano, formandosi da Casula Consuelo, Camillo Loriedo, Giorgio Nardone. Inizia a sviluppare i primi progetti sociali e qui nasce il desiderio di formarsi maggiormente sulle tecniche di progettazione, farà 3 master di euro progettazione (sia management che rendicontazione).

secondi 10 anni si dedica invece maggiormente all’infanzia. Coordina una scuola dell’infanzia, un nido ed una sezione primavera. Prosegue il lavoro con le famiglie e con gli insegnanti. L’attività di formazione diventa sempre più coinvolgente nella sua vita quotidiana e decide di formarsi alle tecniche di animazione di grandi gruppi (con teniche per la formazione sia in presenza che on line). In questo periodo riscopre l’amore per la pedagogia attiva e si dedica a ripensare laboratori creativi, strutturando percorsi di senso pedagogico, massimizzando l’espressione del bambino, la sua originalità, il suo agire nel mondo, promuovendo riflessione interdisciplinare. Nasce il desiderio di strutturare una ricerca-azione sui bisogni, siamo nel 2010, coinvolge il team educativo ed inizia quel lavoro da cui nascerà il modello evolutivo dei bisogni. Nel novembre 2014 ha presentato all’Università di Bolzano al convegno nazionale sull’inclusione la “Palestra delle emozioni e dei Bisogni” un laboratorio per l’educazione emotivo-relazionale con i bambini da 4 a 6 anni.

Dalla passione per la progettazione e dall’essere promotore di partenariati, nasce la decisione di formarsi ai temi della Valutazione d’impatto e della Theory of Change.

E’ Trainer Counsellor, riconosciuto da A.N.Co.Re. (associazione nazionale di counselling relazionale), insegna alla scuola di counselling sistemica condotta dalla cooperativa sociale Pantarei Sardegna e presso la stessa insegna il protocollo BEM anche nella scuola di mediazione familiare.

La formazione personale si arricchisce di ulteriori intrecci che lo portano ad esplorare le visualizzazioni guidate, le differenti forme di meditazione, le costellazioni familiari; da qui inizia a sperimentare forme di riarmonizzazione dei bisogni che non necessitno dello strumento-colloquiale ma che si fondano su modalità corporee, energetiche, gruppali.

Svolge l’attività di supervisione presso servizi alla persona sia pubblici che privati.

E’ co-fondatore della cooperativa sociale “Vivaio Famiglia” che promuove il benessere integrale fra uomo, natura e pianeta promuovendo contesti partecipativi e multidisciplinari.

Ha effettuato un Master sull’intelligenza emotiva.

Ha effettuato un Master sulla resilienza.

Ha effettuato un Master per diventare Facilitatore di Medicina Forestale – Forest Therapy.

Promuove ricerche per la Pubblica amministrazione sia sui bisogni che sullo sviluppo di processi partecipativi per il rafforzamento della comunità.

E’ promotore dell’European Allaiance for Child Guarantee che ha lo scopo di contrastare la povertà in Europa e portare i poveri da 18 milioni a 5 milioni entro il 2030. A novembre 2021 ha presentato a Bruxell “i bisogni irrunciabili” per un Europa portatrice di umanità.

Fa parte del Comitato Scientifico della Fondazione Ampioraggio per la creazione di un ecosistema nazionale di inoovazione unendo Nord e Sud.

E’ membro del Consiglio Direttivo Nazionale dell’Associazione Nazionale di Counselling Relazionale (A.N.Co.Re)

Oggi la sua giornata tipo si svolge su quattro livelli: colloqui con le famiglie, formazione per adulti, progetti di partenariato per affrontare problemi complessi, spazi di supervisione.

IL MODELLO EVOLUTIVO DEI BISOGNI: LE ORIGINI

Questo materiale è frutto di una ricerca-azione avviato nel 2010 ed ancora attiva oggi, che partendo dall’osservazione dei comportamenti dei bambini 0-6 anni (diaristica, check list, evaluetion), sviluppa nel tempo una classificazione dei bisogni, individuando 5 coppie di bisogni chiave e 3 bisogni trasversali presenti in tutti i bambini, di qualunque cultura.

Il modello è riuscito a collocarli lungo l’asse evolutivo, e solo in seguito ha fatto comparazione con altre teorie di riferimento (modelli dell’attaccamento, sistemi motivazionali, punti salienti, piramide di Maslow, teoria della complessità, principi di cibernetica, etc…)

Da questo primo nucleo di bisogni irrinunciabili, sono stati fatti focus group, interviste ad adulti, attività di gruppo e abbiamo identificato ad oggi 80 bisogni evoluti, che completano lo sviluppo adulto. A seconda delle relazioni e dei contesti nei quali si vive, i singoli bisogni possono armonizzarsi o soffrire. Su questi stati d’animo creiamo attribuzioni di significato uniche tale per cui è impossibile trovare due persone che vivano lo stesso bisogno nello stesso modo.

Da allora ogni anno la ricerca si pone obiettivi specifici di approfondimento in diversi contesti dei servizi alla persona, abbiamo raggiunto oltre 3.000 persone.

Ogni conoscenza è maturata dall’osservazione diretta sul campo, con persone vere, professionisti veri, sperimentazioni evidence-based e strumenti validati da una passione in continuo aggiornamento.

Usiamo la parola “modello” per precisare che non può essere frainteso con una semplice tecnica e nemmeno con uno strumento. E’ un modo di vivere e percepire la realtà, spesso quella che resta sullo sfondo ma che è essenziale alla vita di ciascuno. Esso è quindi un atteggiamento, un orientamento, una scelta, uno stile, uno sguardo su di noi e sull’altro.

Il modello oggi viene insegnato ad educatrici, professionisti dei colloqui di aiuto, supervisori, genitori, scuole di ogni ordine e grado.

PROPRIETA' INTELLETTUALE E CERTIFICAZIONE

Abilitazione, certificazione & supervisione

Il Modello Evolutivo dei Bisogni è coperto da copyright per la tutela della proprietà intellettuale in 176 nazioni.

I corsi che trovate su questa pagina rilasciano la certificazione B.E.M. per:

– professionisti del colloquio

– supervisori

– coordinamento

 

L’abilitazione permette di entrare nel “Registro dei Professionisti B.E.M.” secondo le tre categorie esposte. Essa viene rilasciata al termine dello specifico corso e al termine del relativo gruppo di pratica connesso.

 

La certificazione, sempre inerente il singolo master frequentato è un passaggio successivo che si acquisisce come avanzamento dell’abilitazione. Si ottiene attraverso l’attestazione dell’utilizzo e della pratica svolta di almeno 100 ore nei successivi due anni al termine dei percorsi di abilitazione. Il professionista dimostra di esercitare nella sua pratica professionale (colloqui, formazione, supervisione) di utilizzare la metodologia appresa. La certificazione attesta anche la partecipazione continua del professionista a gruppi di pratica supervisionata.

 

Gruppi di Supervisione BEM: per chi ha svolto uno dei Master BEM,  il secondo venerdì di ogni mese, dalle 13.30 alle 15.00, in modalità on-line si effettua la supervisione mensile di situazioni seguite in colloquio, di servizi che si ispirano al BEM, di progetti costruiti sulle conoscenze BEM. Sono ammessi solo professionisti che hanno già ottenuto l’abilitazione BEM. Compila il Form: prenota il tuo spazio in gruppo

 

Comuni ed ETS: possono richiedere Supervisioni ad orientamento sistemico con focus sui bisogni per:

 

– Organizzativo progettuale del singolo servizio

– Strutturazione di un servizio alla persona ed epistemologia di riferimento

– Dinamiche di gruppo e prassi del lavoro socio-educativo e sanitario

– Individuale, del professionista, referente, politico

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